EMERGENZA COVID – NUOVE MISURE URGENTI (“DECRETO AGOSTO”)

Il D.L. n. 104 del 14.8.2020 (G.U. n. 203 del 14.8.2020) in materia di “Misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell’economia” contiene una pluralità d’interventi anche in materia di rapporti di lavoro.

Facendo rinvio ad altra apposita notizia della rubrica per quanto riguarda la proroga del divieto di licenziamento, riportiamo le principali novità della norma.

Contratti a tempo determinato

Il decreto dispone l’abrogazione del comma 1-bis dell’art. 93 del D.L. n. 34/2020 (l. n. 77/2020), secondo il quale il termine dei contratti a tempo determinato era automaticamente prorogato per un periodo pari alla sospensione dell’attività subita a causa dell’emergenza epidemiologica. Per contro, riconosce la possibilità, in deroga all’art. 21 de l D. Lgs. n. 81/2015 e fino al 31.12.2020, di rinnovare o prorogare per un periodo massimo di 12 mesi e per una sola volta i contratti a termine, anche senza indicazione di causale, ferma restando la durata massima complessiva di 24 mesi.

Ammortizzatori sociali

L’art.1 prevede la possibilità di ricorrere agli ammortizzatori per altre 18 settimane per le aziende che sospendono o riducono l’attività per covid -19 per periodi dal 13.7.2020 al 31.12.2020. Le prime 9 settimane non sono soggette a particolari condizioni, mentre per le ulteriori 9 deve essere già stato interamente autorizzato il precedente periodo di 9 settimane e il datore di lavoro deve versare un contributo addizionale pari al 9% (riduzione di fatturato < 20%), o al 18% se non ha subito alcuna riduzione; il contributo non è dovuto se la riduzione del fatturato è stata > 20%.

Sgravi contributivi

Sono previsti sgravi contributivi per i datori di lavoro che non richiedono gli ammortizzatori sociali per Covid-19 o assumono personale a tempo indeterminato entro il 31.12.2020.

Prestazioni assistenziali

Le indennità Naspi e Dis-Coll il cui periodo di fruizione è terminato tra l’1.5.2020 e il 30.6.2020 sono prorogate di due mesi.

Sostegno alle imprese

Sono previsti ulteriori fondi per i settori del turismo, della ristorazione e della cultura.