INPS: INDENNITÀ DI MALATTIA E CIGO, FIS E CIG IN DEROGA

Con messaggio n. 1822 del 30.4.2020 l’Inps ha dato indicazioni in merito al rapporto tra i diversi trattamenti di integrazione salariale e l’indennità di malattia.

Con riferimento alla propria circolare n. 197/2015 l’Istituto precisa che la cig prevale sulla malattia, qualora questa sia insorta durante la sospensione dal lavoro, indicando le fattispecie di stato di malattia precedente l’inizio della sospensione dell’attività lavorativa. Le regole per la cig si applicano in via analogica alla cassa in deroga. In merito al Fis, l’Istituto richiama anche la circolare n. 130/2017, con particolare riguardo all’assegno ordinario. La stessa disciplina continua ad applicarsi alle domande d’integrazione salariale intervenute nel corso dell’emergenza epidemiologica per COVID.

In particolare:

• malattia insorta durante la cig a zero ore

Se durante la sospensione dal lavoro interviene la malattia, il lavoratore continuerà ad usufruire delle integrazioni salariali: l’attività lavorativa è infatti totalmente sospesa, non c’è obbligo di prestazione da parte del lavoratore, che non dovrà quindi nemmeno comunicare lo stato di malattia.

• malattia che precede la sospensione per cig

Qualora la malattia sia precedente l’inizio della sospensione dell’attività lavorativa si pongono tre casi:

• se la totalità del personale in forza all’ufficio, reparto, squadra, etc. cui il lavoratore appartiene ha sospeso l’attività a zero ore, anche il lavoratore in malattia entrerà in cig dalla data d’inizio della stessa;
• qualora, invece, non venga sospesa dal lavoro la totalità del personale in forza all’ufficio, reparto, etc., cui il lavoratore appartiene, il lavoratore in malattia continuerà a beneficiare dell’indennità di malattia, se prevista dalla legislazione;
• se l’intervento di cig è relativo ad una contrazione dell’attività lavorativa, perciò coinvolgendo riguarda dipendenti lavoranti ad orario ridotto, prevale l’indennità economica di malattia.